Sarà che siamo rimasti chiusi in casa per tanto tempo; e sarà anche che, incuriositi dai tante e nuove ricette proposte da famosi chef in tv e sui social, passiamo più tempo in cucina, magari a provare nuovi menù con familiari e amici …
Comunque sia, sta di fatto che questo particolare ambiente domestico, in cui fino a poco fa si cucinava e si mangiava frettolosamente al punto da essere stato via via fisicamente ridotto, si sta riscoprendo come “angolo” della casa, dove i buoni odori delle pietanze si sposano bene col calore umano.
Così, se non ci basta più che la nostra cucina sia dotata solo degli elementi essenziali e di indispensabili, ma pochi utensili, possiamo valorizzarla trasformandola in un ambiente che sia non solo efficiente e funzionale, ma pure bello e accogliente.
Con il rendering possiamo infatti, riprogettarla e sfruttarne tutte le potenzialità in base alla sua forma e grandezza, in modo da sperimentare una o più soluzioni che possano riscontrare i nostri gusti e necessità.
Una cucina con un’isola centrale, o con una parte aggiuntiva sporgente a penisola dove disporre il lavello, i fornelli con la cappa, oppure come piano di lavoro/zona pranzo/colazione, sono per esempio, consigliate soprattutto in ambienti open space cucina- sala e dove la distanza tra questi elementi e gli altri disposti lungo la parete sia di almeno 90/120 cm, necessari per potersi muovere comodamente, e siano già stati predisposti gli impianti elettrico e idrico ad hoc.
Se invece l’ambiente non è abbastanza ampio, oppure stretto, con una cucina lineare, in cui tutti gli elementi d’arredo vengono disposti su un’unica parete, si può sfruttare lo spazio in altezza con pensili alti e il tavolo in sala, e un agevole passaggio attraverso un’apertura senza porta (inutile ingombro) che favorirebbe una percezione di spazio volumetrico maggiore e una migliore distribuzione dell’illuminazione.
Se il vano è lungo ma anche abbastanza largo (almeno 240 cm), si potrebbe invece, rinunciare al tavolo per creare una capiente cucina a linea doppia, dove i mobili e gli elettrodomestici sono distribuiti sulle due pareti opposte, lasciando uno spazio di movimento di almeno 120 cm tra i due piani di lavoro.
Per ambienti a forma quadrata, ma abbastanza grandi, sono possibili due composizioni: la cucina a C, dove gli elementi d’arredo sono disposti su 3 lati e il tavolo al centro, o sulla parete opposta; mentre se non è possibile sfruttare anche la terza parete, perchè occupata da una porta-finestra, l’ideale sarebbe una composizione ad angolo, dove tutti gli elementi sono inseriti su due pareti adiacenti e col tavolo al centro.
In questi due casi è importante considerare lo spazio non solo della profondità dei mobili base, ma anche il passaggio, la seduta intorno al tavolo, lo spostamento delle sedie, nonché l’apertura della porta e della porta-finestra; inoltre, è consigliabile non scegliere pensili troppo alti per permettere una buona distribuzione della luce in tutti gli angoli della stanza e per non rimpicciolire visibilmente l’ambiente.
Una volta trovata la tipologia, si può dare via libera alla scelta dello stile della nostra cucina: classica o moderna, in stile country o minimal: le proposte di arredatori e interior designer sono veramente tante, ma la composizione degli elementi può essere solo parzialmente personalizzata, poiché gli elettrodomestici, la cappa di aspirazione e il lavello, devono essere inseriti là dove sono presenti i condotti, i tubi per gli allacciamenti idrici e le varie prese di corrente; a meno che non stiate ristrutturando casa e potete far apportare le opportune modifiche degli impianti elettrico e idraulico.
Progettare e provare tutte le possibili soluzioni col rendering è quindi, il modo migliore per vedere in anteprima come sarebbe la nostra cucina ideale con l’aiuto dei nostri professionisti che sono disponibili con consigli e suggerimenti sugli aspetti tecnici, normativi e di design.