Agli italiani piace sempre più la nuda proprietà, che negli ultimi tre anni ha registrato un incremento importante. Solo tra il 2022 e il 2023, secondo i dati dell’Agenzia delle entrate, c’è stato un aumento dell’1,7%, in netto contrasto con il calo del 9,7% delle compravendite generali di tutte le abitazioni. Il tipo di case più vendute con questa formula sono stati i trilocali con il 30,4% delle preferenze, poi i bilocali con il 24,3% delle scelte.
Indubbiamente la nuda proprietà consente di acquistare casa a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato. Si tratta di un investimento a lungo termine che incrementa il suo valore nel tempo principalmente per due motivi: l’età dell’usufruttuario che inevitabilmente aumenta e il valore di mercato che tende a crescere.
A compiere questa scelta sono soprattutto le persone più anziane che, tra pensioni basse, costo della vita e welfare non adeguato alle esigenze correlate all’età vendono il proprio immobile con la nuda proprietà in modo da poter contare su una liquidità immediata così da vivere una vecchiaia più agiata o aiutare i figli in difficoltà.
Se un tempo possedere una casa di proprietà era una conquista sociale, oggi è infatti spesso un peso: per un anziano in difficoltà economica vendere con la formula della nuda proprietà consente di tagliare le spese correlate all’immobile, diminuire il valore dell’Isee e fare cassa.
Che cos’è la nuda proprietà
La nuda proprietà è un diritto reale su una casa che non comprende però il diritto di usufrutto. In sostanza chi acquista la nuda proprietà è possessore delle mura, ma non vi abita fino ad una certa data stabilita; ad abitarvi è qualcun altro, generalmente colui che ha venduto l’immobile.
Chi compra una casa in nuda proprietà è qualcuno che non ha necessità di abitare la casa nell’immediato, e contemporaneamente può acquistarla ad un prezzo ridotto. Senza il diritto di usufrutto una casa costa meno. Tale investimento può avere senso a lungo termine, ad esempio se si vuole destinare l’abitazione ad un figlio piccolo, che diventerà proprietario anche del diritto di abitare la casa alla morte dell’usufruttuario.
Acquistare la nuda proprietà conviene quando si intende fare un investimento a lungo termine, perché si sborsa un prezzo più basso, dal momento che il valore della casa è decurtato del valore dell’usufrutto, ma se ne entra in possesso solo alla morte dell’usufruttuario, o comunque al momento in cui si decide di far terminare il diritto di usufrutto.
Vendere la nuda proprietà conviene quando si ha bisogno di liquidità ma non si desidera vivere altrove. La liquidità può essere versata tutta in una volta o sotto forma di rendita; in questo caso occorre però essere sicuri che l’acquirente non si riveli poi inadempiente.
Di solito i venditori di nuda proprietà sono persone che vivono da sole (66,7% dei casi): dunque single, vedovi, divorziati e separati. Nel 79,3% dei casi i venditori hanno un’età superiore a 64 anni. Il 72,9% di chi vende lo fa per reperire liquidità, per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa.
Quali sono i vantaggi della nuda proprietà
L’operazione, dall’ottica di chi vende la nuda proprietà, consente di acquisire una liquidità economica immediata. Invece per l’acquirente l’investimento nella nuda proprietà risponde all’esigenza di acquistare un immobile ad un prezzo vantaggioso. Confedilizia spiega che per l’acquirente, il contratto, se da una parte limita l’esercizio del potere di disporre in maniera piena ed esclusiva del bene, dall’altra comporta il vantaggio di non dover sostenere le spese di manutenzione ordinaria e generale dell’immobile. La nuda proprietà viene apprezzata come forma di investimento: si ottiene la proprietà dell’immobile senza il diritto di abitarvi o affittarlo fino a quando il venditore rimane in vita.
A chi rivolgersi per la nuda proprietà
Per vendere un immobile in nuda proprietà conviene rivolgersi a un intermediario, come un’agenzia o un agente immobiliare, che riesca ad occuparsi di tutta la parte giuridico amministrativa oltre che a fornire i consigli migliori data l’esperienza nel settore. Il prezzo della casa in nuda proprietà viene stabilito attraverso una perizia di valutazione dell’immobile che tiene conto di due fattori: il valore reale dell’immobile e l’età dell’usufruttuario.
Maggiore è l’età del venditore più sarà alto non solo il prezzo di vendita dell’immobile, ma anche la tassazione riguardante la compravendita. Il motivo è chiaramente dovuto a una più veloce possibilità da parte del proprietario di appropriarsi anche dell’usufrutto dell’immobile.
Nel caso si decida di vendere casa in nuda proprietà autonomamente, cioè senza rivolgersi a un professionista, bisogna comunque avvalersi di un notaio che stipuli l’atto di compravendita, non essendo ammesse scritture private o altri tipi di accordi.