L’ingresso: sinonimo di accoglienza

L’ingresso: sinonimo di accoglienza

Le case di una volta avevano un’ampia entrata, un grande ingresso, la cui funzione principale era di accogliere con cortesia chi vi entrasse, ma anche di mantenere la privacy di chi ci abitava; cosicchè l’ospite, a seconda dei casi, poteva essere introdotto e accolto nelle altre stanze, oppure attendere per essere ricevuto nello stesso locale, di solito dotato di poltrone, divanetti a volte, un tavolino.

Oggi l’ingresso è ancora presente nella maggior parte di ambienti lavorativi: le cosiddette sale d’attesa, pur essendo arredate per essere accoglienti, fanno ben intendere che non si può accedere ad altri locali, se non con esplicito invito ad entrare; mentre a causa anche del sempre più limitato spazio disponibile, le case/appartamenti privati, sono privi di ingresso, oppure ne hanno uno piccolo, che serve solo da tramite agli altri ambienti.

Ciononostante, questo locale della casa ha mantenuto ancora l’importante funzione di introdurre nel migliore dei modi, sia chi ci abita, sia chi viene temporaneamente ospitato.

Per questo, nonostante sia solo una pratica zona di entrata/uscita, grande o piccola, va arredata con cura, per essere non solo funzionale, ma in grado di esprimere anche un cordiale benvenuto.

Gli ingressi piccoli e/o stretti dovrebbero essere perciò sempre ben illuminati, preferibilmente con faretti o plafoniere, in quanto i lampadari tendono a non distribuire la luce in modo non uniforme; le pareti dovrebbero essere di colore chiaro, neutro, o bianco e abbellite con piccole stampe o quadretti. L’arredo nell’insieme, dovrebbe essere semplice e poco ingombrante, per dare la possibilità di accedere facilmente ed eventualmente, sostare: un appendiabiti, magari da parete, uno specchio grande che aumenti la profondità, su una piccola e utile consolle, dove appoggiare chiavi, occhiali e cellulare dovrebbero essere sufficienti.  In alternativa, si può ricorrere a composizioni di design su un solo pannello di varie misure e da fissare al muro, che possono contenere tutti gli elementi che servono e nello stesso tempo arredare con stile, il poco spazio disponibile; mentre un discreto portaombrelli potrebbe essere posto fuori dalla porta.

Gli ingressi grandi danno più possibilità di essere personalizzati: un piccolo armadio a muro può tenere in ordine cappotti, sciarpe, guanti e scarpe e allo stesso tempo non dare l’impressione a chi entra di una casa disordinata; una piccola poltrona o un puof possono servire per togliere comodamente scarpe cappotti, sciarpe e nel contempo arredare, così come un bel portaombrelli, posto a ‘mo di vaso nell’angolo più vicino alla porta d’entrata può essere pratico e decorativo. Un mobile importante con uno specchio in stile, ma che non sia troppo grande per non disorientare circa le dimensioni del vano, aggiungono un tocco di eleganza; mentre una piccola libreria ne conferisce personalità. Le pareti possono essere tinteggiate di colori scuri, e caldi, ma in tal caso, bisogna stare attenti a non abbinarli con mobili anch’essi scuri, o quadri con cornici troppo elaborate, per non creare l’effetto di pesantezza, piuttosto che di calore e accoglienza.

Ma esistono tanti appartamenti, soprattutto di piccole dimensioni, che non hanno un locale/ingresso e spesso l’entrata è immediata nella zona living. In tal caso, ci sono diverse soluzioni per creare un angolo o vano che funga, anche se in parte, da elemento di separazione.

Ove possibile, una struttura in cartongesso potrebbe essere una soluzione semplice ed economica per creare una o più pareti divisorie.

Qualora questa opzione non fosse attuabile, si può ricorrere ai cosiddetti mobili bifacciali, che non richiedono interventi strutturali, ma sistemati in un determinato punto del locale, separano, occupano poco spazio e si inseriscono in armonia con lo stile della casa.

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