Le porte interne: elemento funzionale e di design

Le porte interne: elemento funzionale e di design

Il termine loft, il cui significato originario è soffitta/sottotetto, locale tradizionalmente adibito a magazzino, è sempre più usato per definire anche un attico o una mansarda, con o senza pareti e porte interne.

Il cosiddetto loft è divenuto infatti, un concetto di abitare diverso, che comparve per la prima volta nel secondo dopoguerra a New York, dove molti artisti trasformarono gli ultimi piani open space di edifici industriali dismessi, in un unico spazio abitativo dove poter esprimere liberamente la loro arte open mind.

Da allora si è cominciato a costruire le abitazioni private anche seguendo questo nuovo modo di vivere e, ove possibile, si tende ad eliminare, oltre alle pareti, anche le porte interne, come tra l’ingresso e la sala, o tra la zona giorno e la zona notte. La cucina a vista/angolo cottura è un tipico esempio di come, eliminando pareti e porte, si ottimizza tutto lo spazio disponibile, rendendo i locali più funzionali, più luminosi e visibilmente più ampi.

Ciononostante, se è possibile eliminare alcune pareti, non sempre si possono togliere tutte le porte interne che, avendo la funzione principale di separare, unire e collegare fisicamente gli ambienti, sono necessarie per definirne gli spazi e gli usi, garantendo al contempo, la giusta privacy, soprattutto quando si condivide la casa con altre persone.

Di conseguenza, questo indispensabile elemento “strutturale”, invece di scomparire del tutto, si è nel tempo, adattato ad ogni tipo di casa, anche la più piccola.

La diverse aziende produttrici infatti, tenendo conto delle dimensioni dei singoli ambienti, dei gusti e delle nuove tendenze, riescono a venire incontro ad ogni esigenza con diversi tipologie di porte, in diversi modelli, colori, misure e sistemi di apertura, utilizzando sempre più spesso materiali resistenti all’umidità e all’usura, con finiture atossiche e antibatteriche, nel rispetto dell’ambiente e della salute.

Le classiche porte a battente si adattano a tutti gli ambienti che non hanno problemi di spazio e possono essere sia ad uno che a due battenti: i tantissimi modelli in legno con pannello semplice o incorniciato, oppure in vetro satinato in grado di filtrare la luce tra gli ambienti adiacenti, si integrano facilmente con qualsiasi arredamento, diventando spesso esse stesse un elemento di design.

Le porte scorrevoli in legno o in vetro, possono essere a scomparsa/a scrigno ed inserite all’interno del muro, oppure appoggiate esternamente allo stesso con un binario scorrevole. Sono ideali per unire e separare discretamente e con un tocco di stile e sobrietà, due locali come la sala col salotto, la sala con un piccolo studio, la cucina con la sala, la camera da letto con una cabina armadio …

Le porte doublè, dette anche “a libro”, hanno un sistema di apertura/chiusura su se stesse che permette di risolvere problemi di spazi molto ridotti, come quelli del bagno, o del ripostiglio, dove una porta normale potrebbe ostruire il passaggio tra gli ambienti.

Infine, le porte a filomuro, non avendo stipiti e cornici, creano linearità e continuità con la parete di cui fanno parte, aumentando visibilmente le dimensioni dell’ambiente. Ottime, inoltre, per mimetizzare ripostigli, dispense e vani sottoscala, soprattutto se hanno il pannello dello stesso colore della parete in cui sono inserite.

Se state pensando quindi, di cambiare le porte interne della vostra piccola o grande casa, approfittando delle agevolazioni fiscali, è bene ricordare che il bonus edilizio 50% può essere richiesto sole se la sostituzione delle stesse è a completamento di altri interventi di ristrutturazione della vostra abitazione.

Come sempre, anche in questo caso, per qualsiasi dubbio, consiglio ed aiuto, potete rivolgervi con fiducia ai professionisti della Uzan&Partners.

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *