Decreto Milleproroghe 2025, sei mesi in più per i lavori di edilizia privata

Decreto Milleproroghe 2025, sei mesi in più per i lavori di edilizia privata

Tra le diverse misure previste nel Milleproroghe 2025, il decreto-legge recentemente approvato in Consiglio dei Ministri, spiccano delle importanti novità per il settore dell’edilizia. Ad esempio, è stato inserito più tempo per i lavori di riqualificazione energetica e sismica per le strutture ricettive, nuove scadenze sui termini di inizio e fine dei lavori di edilizia privata e per le convenzioni di lottizzazione urbanistica.

 

Termine di inizio e fine lavori

Il Milleproroghe proroga di ulteriori sei mesi (da 30 a 36 mesi) i termini di inizio e ultimazione lavori nel settore dell’edilizia privata e i termini di validità e di inizio e fine lavori previsti dalle convenzioni di lottizzazione urbanistica. La misura è stata adottata per fronteggiare le difficoltà legate all’approvvigionamento dei materiali da costruzione, un problema che ha rallentato molti cantieri.

Il nuovo Decreto Milleproroghe, inoltre, porta al 30 giugno 2025:

-i termini previsti dal Testo Unico dell’Edilizia per avviare i lavori dopo il ritiro del permesso di costruire (fissati a un anno) e per ultimare l’intervento (tre anni);

-le scadenze delle convenzioni di lottizzazione e dei piani attuativi.

La proroga si applica anche agli interventi con SCIA e ai lavori per i quali l’ente locale ha già concesso all’interessato l’estensione dei termini. In entrambi i casi la proroga copre i titoli rilasciati fino al 31 dicembre 2024, contro la precedente scadenza del 30 giugno 2024.

 

Riqualificazione strutture ricettive e imprese turistiche

È stato fissato al 31 dicembre 2025 il termine per la conclusione degli interventi a carico di strutture ricettive, finalizzati all’efficienza energetica o alla riqualificazione antisismica, per i quali è possibile utilizzare un credito d’imposta fino all’80% e un contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute, nel limite massimo di 100mila euro per ciascun beneficiario.

Tra gli interventi ammessi alle agevolazioni: riqualificazione energetica; riqualificazione sismica; eliminazione delle barriere architettoniche; manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri; realizzazione di piscine termali, nel caso di strutture termali; interventi di digitalizzazione; acquisto o rinnovo degli arredi.

La misura è destinata a: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta; imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale; stabilimenti balneari; complessi termali; porti turistici; parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

 

L’obbligo di polizze catastrofali

Slitta dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025, l’obbligo a carico delle imprese di dotarsi di una polizza contro i danni derivati dalle catastrofi naturali. L’assicurazione dovrà coprire i danni causati dagli eventi catastrofali e dalle calamità naturali, che possono impattare su terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali che risultino iscritti a bilancio.

Le imprese che non rispettano l’obbligo di stipulare le polizze catastrofali entro la scadenza prevista sono soggette a sanzioni. Le imprese inadempienti possono essere multate con sanzioni amministrative commisurate alla gravità dell’infrazione e al valore degli asset non assicurati e/o possono perdere l’accesso a incentivi, agevolazioni fiscali e contributi pubblici destinati alla ricostruzione e alla ripresa in caso di calamità.

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