Prima di partire per le vacanze siamo soliti adottare tutte le misure necessarie per chiudere la casa in sicurezza: controllo gas e acqua, tapparelle e porte; spegnimento dei dispositivi elettronici che non saranno usati …
Tra i vari accorgimenti da prendere, c’è anche quello di provvedere alle nostre piante che durante l’anno, possono godere di sole e aria dalle finestre e vengono innaffiate e curate quando ne hanno bisogno.
Se non abbiamo la possibilità che un vicino o un familiare volenterosi si facciano carico di controllare casa e piante durante la nostra assenza, è meglio prendere qualche provvedimento per evitare che con porte e finestre chiuse per molti giorni, le nostre amate piante possano appassire.
Anche se ogni tipo di pianta ha bisogno di cure specifiche, la cosa migliore che in linea di massima possa andar bene per tutte, è spostare i vasi sul balcone, in un angolo fresco e all’ombra, in modo che non vengano bruciate dai raggi diretti del sole; e vicine ad eventuali altre piante, affinché ognuna di esse possa avvantaggiarsi della traspirazione reciproca, mantenendo un costante grado di umidità.
Per la loro irrigazione può essere utilizzata la cosiddetta “acqua complessata” reperibile presso fiorai o negozi specializzati.
Si tratta di piccole palline in gel composte da acqua demineralizzata e fibre naturali che, inserite nei vasi, rilasciano la giusta dose di acqua alle radici fino a 15/20 giorni.
Per chi preferisce un metodo casalingo, va bene anche la classica bottiglia d’acqua bucata e inserita capovolta nei vasi, oppure l’uso di sottovasi riempiti di argilla espansa o ciottoli ai quali aggiungere acqua permetterà alle piante di assorbire l’acqua poco alla volta.
Se non si dispone di un balcone, allora si potrebbe avvicinarle ad una finestra o porta-finesta socchiuse. In questo modo, anche se le persiane restano abbassate, passerà aria e luce sufficienti per la loro sopravvivenza durante la nostra temporanea assenza.
Se abbiamo un giardino abbastanza grande, un impianto di irrigazione automatico con temporizzatore che permette di impostare una irrigazione quotidiana costante, risolve il problema dell’innaffiamento.
Ciononostante, sicuramente la sola acqua non sarà sufficiente per fornire il giusto nutrimento al giardino che, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, ha bisogno anche di sostanze che lo aiuti a rigenerare e irrobustire terreno, piante e radici.
Effettuare una concimazione potassica e qualche trattamento bio-stimolante con appositi prodotti nel mese di giugno, preparerà il nostro angolo verde ad affrontare le cocenti giornate estive, evitando che l’erba ingiallisca e il terreno si inaridisca.
Per lo stesso motivo, non facciamo l’errore di tagliare il prato prima di partire.
Sicuramente durante i nostri giorni d’assenza l’erba del prato crescerà, ma questo è un bene perché un’erba più alta e robusta proteggerà il terreno ed eviterà che un possibile improvviso innalzamento di temperatura lo stressi fino a seccarlo, danneggiando anche le radici delle piante; inoltre eventuali piante infestanti avranno poco spazio per propagarsi.