Aprire una partita Iva sembra facile: basta compilare uno dei modelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e inviarlo all’Agenzia stessa. In realtà basta un solo errore per compromettere l’intero iter. Quando si apre una partita Iva bisogna scegliere, tra le tante cose, un codice ateco, ossia la sequenza di 6 cifre che inquadra l’attività svolta e influisce sul calcolo dei contributi, sull’accesso ad agevolazioni e su altre operazioni contabili. Bisogna poi pensare al nome dell’azienda, prestando attenzione a non violare le disposizioni legali. E poi scegliere il regime fiscale, che tra ordinario, semplificato o forfettario. Per questo affidarsi a un professionista eviterà di compiere scelte non idonee e di incappare in sanzioni. Le domande possono essere molte ed è fondamentale ottenere risposte chiare e precise e specifiche per il caso, che solo un esperto può fornire. Anche perché l’apertura della partita Iva non è un’operazione fine a se stessa: ci sono delle scelte da fare sia prima che dopo e che richiedono una valutazione molto attenta. Dunque, oltre che in fase di apertura, l’aiuto del commercialista è prezioso anche successivamente e nella gestione quotidiana dell’azienda/attività.
PERCHÈ RIVOLGERSI AL COMMERCIALISTA PER L’APERTURA DELLA PARTITA IVA
Un commercialista esperto aiuta a risolvere svariate questioni in merito, come:
-stabilire il codice ateco corretto per l’attività (può essere anche più di uno) e capire con precisione cosa si può o non si può fare con ciascun codice;
-scegliere la forma giuridica più idonea per l’attività, aspetto determinante per prevedere e calibrare il carico fiscale e contributivo;
-optare per il regime fiscale migliore;
-assegnare all’azienda un nome unico (non già utilizzato da altri) e che non violi alcuna disposizione legale;
-compilare le pratiche per l’apertura della partita Iva (l’iscrizione al Registro delle Imprese, la SCIA), spesso molto tecniche e complesse;
-svolgere altre pratiche e adempimenti.
Dopo l’apertura della partita iva, il commercialista resta un prezioso alleato: assume infatti un ruolo attivo nell’individuare e suggerire forme di sostegno per l’impresa, fornendo grande aiuto nelle procedure per accedervi. Tutto questo grazie alle sue competenze e conoscenze, che gli permettono di interpretare al meglio le normative locali di riferimento, quelle nazionali, regionali o comunitarie in materia di contributi. Quella che viene definita finanza agevolata, ossia tutti i provvedimenti normativi che definiscono le agevolazioni fiscali, economiche e finanziarie a favore delle imprese. Oltre alle detrazioni e agli incentivi fiscali, queste forme di contributo rappresentano un valido aiuto per un’impresa che attraversa un periodo di difficoltà o che intende espandersi.
In più il commercialista può anche formulare dei giudizi per quanto riguarda il bilancio ai fini dell’accesso e riconoscimento di finanziamenti o contributi pubblici. Inoltre può fornire una valutazione generale dello stato di salute dell’impresa, aiutandoti a gestire l’attività modo migliore. È in grado di analizzare in modo accurato il bilancio d’impresa, ma anche predisporre e diffondere delle ricerche e degli studi di analisi finanziaria con previsioni dettagliate sull’andamento futuro, che possono fornire un consiglio d’investimento.
Quanto costa aprire una partita iva con il commercialista? L’importo può variare in base alle prestazioni erogate, alla tariffa oraria e al listino prezzi applicati dal singolo professionista. Ad ogni modo, qualunque sia il prezzo, affidarsi a un commercialista conviene sempre, per evitare errori e scelte sbagliate che potrebbero costare caro.