Insegna commerciale. Caratteristiche, permessi e tassazione

Insegna commerciale. Caratteristiche, permessi e tassazione

Quando si apre un esercizio commerciale, che sia un ristorante, un ambulatorio, un’agenzia, un bar, o altro tipo di negozio, vi si appone un’insegna per indicare a chiunque il punto fisico in cui si svolge l’attività.

Siccome l’insegna funge anche da mezzo pubblicitario che promuove la stessa attività su luogo pubblico o accessibile al pubblico, la sua installazione è regolamentata da leggi nazionali, dal Codice della Strada, che disciplina la segnaletica stradale, e dalle normative delle singole amministrazioni locali e/o regionali, alle quali va necessariamente fatta formale domanda di autorizzazione e versata la relativa tassa legata all’attività pubblicitaria della stessa.

Ma prima di presentare la richiesta di installazione dell’insegna su una determinata area pubblica,  bisogna rivolgersi ad un geometra qualificato iscritto all’albo che si occupi di:

 

  • effettuare una perizia della zona di interesse (area urbana, o altra zona del territorio in cui andrebbe ad essere collocata l’insegna);
  • disegnare una planimetria (in scala 1: 200) con posizionamento, modalità ed ingombro dell’insegna, che non deve ostruire la visuale dei pedoni o degli automobilisti, e rispettare le distanze dalle proprietà limitrofe e dai marciapiedi.
  • realizzare infine, il progetto dell’insegna, le cui caratteristiche come tipologia, forma, materiali, dimensioni/proporzioni, design… per quanto personalizzabili, devono essere comunque, conformi alle normative locali, che possono variare a seconda della zona e del tipo di edificio su cui andrà collocata.

I suddetti documenti vanno poi consegnati insieme ad un formale modulo di richiesta di autorizzazione, alle autorità locali di riferimento, che li esamineranno e valuteranno nell’arco di sessanta giorni se l’insegna proposta sia conforme alle normative vigenti.

Nel frattempo, il richiedente può utilizzare un’insegna temporanea, anche diversa da quella presentata in progetto (ma comunque conforme ai requisiti necessari per la sua esposizione), che poi verrà sostituita da quella definitiva, una volta che si è ottenuto il permesso di installazione e versato il relativo importo obbligatorio  del canone unico patrimoniale, che dal 2021 ha sostituito l’imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni (inclusa quindi anche l’insegna).

Inoltre, se all’insegna si vuole aggiungere anche un sistema di illuminazione, bisogna considerare che possono essere necessari permessi e imposte aggiuntive.

Il permesso di utilizzare un’area pubblica per l’esposizione dell’insegna dura tre anni dalla data del suo rilascio e deve essere rinnovato prima della scadenza.

Infine, per le insegne che abbiano una misura inferiore ai 5 mq. non è dovuta alcun tipo di imposta, ma vanno comunque presentati progetto e domanda di installazione.

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